La vita può essere imprevedibile. Un incidente stradale, una caduta accidentale, una malattia inaspettata, potrebbero in pochissimo tempo costringerci a riconsiderare i nostri piani di vita e i nostri progetti futuri.
Per questo il nostro pensiero è sempre rivolto a garantire la stabilità e la protezione del futuro della famiglia; MJM ci tiene a farti conoscere i rischi e le reali necessità di sicurezza di cui tutti noi necessitiamo.
Nella sventurata possibilità di incorrere in un incidente, o in una malattia, che porti a una condizione di non autosufficienza, l’unica cosa da fare per proteggere il tuo futuro e quello dei tuoi cari è quella di trovare gli strumenti giusti per salvaguardare la tua stabilità economica e la serenità della tua famiglia.
Analizza con noi i dati sulle malattie invalidanti e gli infortuni/incidenti più comuni in Italia per conoscere realmente i rischi a cui sei esposto.
MALATTIE INVALIDANTI E LA LORO INCIDENZA IN ITALIA
ICTUS
L’ictus conta in Italia circa 200.000 casi ogni anno, di cui l’80% sono nuovi episodi e il 20% recidive, che riguardano soggetti precedentemente colpiti. In Italia l’ictus è la terza (la seconda, stando ad alcune stime) causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie (il 10-12% di tutti i decessi per anno si verifica dopo un ictus) e rappresenta la principale causa d’invalidità. Nel nostro Paese il numero di soggetti che hanno avuto un ictus e sono sopravvissuti, con esiti più o meno invalidanti, è pari a circa 913.000.
Ad 1 anno circa dall’evento acuto, un terzo dei soggetti sopravviventi ad un ictus – indipendentemente dal fatto che sia ischemico o emorragico – presenta un grado di disabilità elevato, tanto da poterli definire totalmente dipendenti. Il fenomeno è in costante crescita a causa dell’invecchiamento della popolazione. Il tasso di prevalenza di ictus nella popolazione anziana italiana (età 65-84 anni) è del 6,5% leggermente più alta negli uomini (7,4%) rispetto alle donne (5,9%). L’incidenza dell’ictus aumenta progressivamente con l’età raggiungendo il valore massimo negli ultra ottantacinquenni. Il 75% degli ictus, quindi, colpisce i soggetti di oltre 65 anni. Nel mondo il numero di decessi per ictus è destinato a raddoppiare entro il 2020.
(Dati dell’Istituto Superiore di Sanità: dal Progetto Cuore)
ICTUS CEREBRALE
L’ictus cerebrale è una delle maggiori cause di disabilità e di morte. Nei due terzi dei casi si verifica in persone sopra i 65 anni e riguarda più i maschi, ma può colpire anche i giovani e le donne. I sintomi sono dovuti alla perdita transitoria o permanente di alcune funzioni cerebrali, e dipendono dalla localizzazione del danno all’interno del sistema nervoso centrale, causato da una riduzione del flusso sanguigno (ischemia o infarto nel 90% dei casi) o dalla rottura di un vaso sanguigno (emorragia, nel 10% dei casi).
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA
La sclerosi laterale amiotrofica (Sla) è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura scheletrica. Di fatto, si ammalano di Sla individui adulti di età superiore ai 30 anni, di entrambi i sessi, con maggiore frequenza dopo i 50 anni. In Italia si contano circa sette ammalati ogni 100.000 abitanti. Sintomo caratteristico della malattia è costituito dalla progressiva perdita della forza muscolare che nella fase iniziale si può presentare in forma diversa da persona a persona, interessando solo alcuni distretti. Altre manifestazioni possono essere la difficoltà nel parlare o nel deglutire: in questo caso si parla di Sla bulbare (la regione bulbare del sistema nervoso è localizzata tra il cervello e il midollo spinale). Oltre alla debolezza, si possono avvertire rigidità (spasticità) e contrazioni muscolari involontarie (fascicolazioni), anche dolorose (crampi muscolari). Quando vengono coinvolti i muscoli respiratori, possono comparire affanno dopo sforzi lievi e difficoltà nel tossire.
MORBO DI PARKINSON
Si tratta di un disturbo del sistema nervoso centrale caratterizzato principalmente da degenerazione di alcune cellule nervose (neuroni) situate in una zona profonda del cervello, denominata sostanza nera. Queste cellule producono un neurotrasmettitore chiamato dopamina, una sostanza chimica che trasmette messaggi a neuroni in altre zone del cervello ed é responsabile dell’attivazione di un circuito che controlla il movimento. Con la riduzione di almeno il 50% dei neuroni dopaminergici viene a mancare un’adeguata stimolazione dei recettori. La malattia di Parkinson si presenta in forma uguale nei due sessi ed è presente in tutto il mondo. I sintomi possono comparire a qualsiasi età anche se é difficile che si manifesti prima dei 40 anni ed è estremamente rara prima dei 20. Nella maggior parte dei casi i primi sintomi si notano intorno ai 60 anni. Le cause di questa malattia non sono ancora conosciute e sono tuttora argomento di ricerca.
ALZHEIMER E DEMENZE
Una percentuale di persone, fra quelle affette da demenza, stimata tra il 50 e il 70% soffre di malattia di Alzheimer, un processo degenerativo che distrugge lentamente e progressivamente le cellule celebrali. Questa patologia colpisce principalmente la memoria e le funzioni mentali, ma può causare altri problemi come confusione, cambiamenti di umore e disorientamento spazio-temporale. un problema serio che ha acquistato dimensioni sociali molto rilevanti al crescere dell’aspettativa di vita: oggi si ritiene venga colpita dalla malattia di Alzheimer circa una persona su venti tra quelle che hanno superato i 65 anni di età e meno di una persona su mille al di sotto di tale età. Le donne presentano un rischio maggiore. In un numero estremamente limitato di famiglie, il morbo si presenta col carattere di malattia genetica dominante. Inoltre è stata scoperta una correlazione tra il cromosoma 21 e la malattia di Alzheimer. Chi è affetto dalla sindrome di Down, causata da un’anomalia di questo cromosoma, ha quindi maggiori probabilità di ammalarsi una volta raggiunta la mezza età.
SCLEROSI MULTIPLA
La sclerosi multipla rappresenta la prima causa di invalidità di origine neurologica nel giovane adulto. In genere si manifesta per la prima volta tra i 15 e i 50 anni e colpisce in misura doppia le donne rispetto agli uomini. Non si è a conoscenza delle cause specifiche, tuttavia sembrano coinvolti fattori ambientali e genetici. Si ritiene sia su base autoimmune: il sistema immunitario dell’organismo attacca le proprie cellule ed i propri tessuti. La guaina mielinica, che circonda e protegge le cellule che costituiscono il sistema nervoso centrale (assoni), viene distrutta. La forma clinica più frequente è quella delle ricadute seguite da remissioni. Solo una minoranza dei pazienti presenta dalle prime fasi della malattia un peggioramento lento e continuo.
ARTRITE REUMATOIDE
L’artrite reumatoide (AR) è una malattia infiammatoria causa di dolore, gonfiore, rigidità e perdita di funzionalità delle articolazioni. Si manifesta quando il sistema immunitario, solitamente preposto alla difesa dell’organismo da agenti estranei, rivolge le proprie armi contro le membrane che rivestono le superfici articolari. La malattia può colpire praticamente qualunque aspetto della vita di una persona, dal lavoro alla vita famigliare.
STATISTICHE SUGLI INCIDENTI E GLI INFORTUNI
Oltre 3,5 milioni di italiani, in un anno, hanno avuto un infortunio o un incidente e di questi quasi un milione hanno avuto bisogno di un ricovero ospedaliero.
Dai dati sopra citati sono escluse lesioni causate da atti volontari da parte di altre persone (aggressioni) oppure incidenti e infortuni sul lavoro. A rilevare quegli aspetti ci pensa infatti l’Inail, che nei primi sette mesi del 2017 ne ha contati oltre 380mila con quasi 600 morti e una intensificazione delle cosiddette “morti bianche” del 5,2% rispetto all’anno precedente.
I dati si riferiscono invece ai casi più comuni di infortuni che causano lesioni importanti, ovvero ferite, fratture, ustioni, contusioni, lussazioni, e così via, tra cui troviamo: incidenti stradali, infortuni domestici e infortuni nel tempo libero. Quest’ultimi due casi si verificano in quantità dieci volte superiore agli infortuni sul lavoro, secondo l’indagine che l’Istat ha fatto per il 2015 nell’ambito del rapporto sulle condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari in Italia e nell’Unione europea. In taluni casi, questo tipo di lesioni possono essere altamente invalidanti.
SPESA PUBBLICA E PRIVATA PER LA NON AUTOSUFFICIENZA
In Italia, si stima che la spesa pubblica e privata per la non autosufficienza ammonti a oltre 40 miliardi di Euro. Come riportato nel IV Rapporto sul Bilancio del sistema previdenziale italiano:
- 2,7 miliardi: stima della spesa residenziale privata
- 6,5 miliardi: stima della spesa per assistenza domiciliare privata
Totale spesa privata 9,2 miliardi
ELABORAZIONE CONDICIO.IT SU DATI ISTAT E INPS:
PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI |
TITOLARI DI INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO |
|
15 – 44 anni |
199.000 |
193.000 |
45 – 64 anni |
350.000 |
228.000 |
65 – 64 anni |
458.000 |
225.000 |
75 anni e + |
2.080.000 |
1.287.000 |
Totale 15 e + |
3.087.000 |
1.933.000 |
ESEMPIO DI GAP SUL REDDITO IN CASO DI INABILITÀ TOTALE:
DATA DI NASCITA |
ANNI DI CONTRIBUZIONE |
REDDITO NETTO MENSILE |
PENSIONE DI INABILITÀ 100% INPS |
DIFFERENZA REDDITO MENSILE |
10/01/1999 |
1 |
€ 1.200,00 |
€ 0,00 |
-€ 1.200,00 |
10/01/1989 |
10 |
€ 1.400,00 |
€ 798,00 |
-€ 602,00 |
10/01/1979 |
20 |
€ 1.600,00 |
€ 927,00 |
-€ 673,00 |
10/01/1969 |
30 |
€ 1.800,00 |
€ 1.149,00 |
-€ 651,00 |
N.B. La presente tabella, è puramente indicativa della prestazione prevista dall’INPS per il rischio di inabilità totale. La stima della prestazione di inabilità totale è stata eseguita sulla base dei dati indicati, sia essi reddituali, sia essi contributivi.
Risulta evidente, dai dati sopra riportati, come la copertura offerta dallo Stato non permetta di mantenere lo stesso tenore di vita anche nell’eventualità più sfortunata. Aiutarti a tutelarti oggi, per proteggere il tuo futuro e quello delle persone che ami, è la nostra priorità.
Compiere una scelta consapevole e garantire la tua serenità e quella della tua famiglia costa meno di un caffè al giorno con gli strumenti giusti. Mettiti in contatto al più presto con un nostro agente per avere una valutazione gratuita e personalizzata, inizia da ora a proteggere te e tutte le persone che ami.